Ecco le recensioni dei libri letti ad Ottobre del 2024
H. Sidebottom, L’enigma di Alessandro Magno
Quando incappo in un titolo su uno dei miei interessi assorbenti, non riesco a farmelo sfuggire. Anche se so che molto probabilmente sarà una delusione (il problema di saperne troppo di certi argomenti è che poi, soprattutto le opere di fiction, raramente mi piacciono). Ecco, con questo spirito ho affrontato questo romanzo storico. Ma il problema non è l’inesattezza dei contenuti, ma la incredibile noia. La sfida poteva essere interessante, un romanzo su Alessandro Magno scritto dal punto di vista di “un antagonista”, Alessandro di Lincestide. Ma il romanzo risulta ripetitivo e noioso, con il solito tropos del “facciamo a chi parla male di Efestione” (con alcune situazioni che sanno più di omofobia moderna che di situazioni ellenistiche). Si è capito che non mi è piaciuto.
A. Ackerman, The emotion thesaurus
Era tanto che adocchiavo questo prontuario e devo dire che leggerlo mi è piaciuto molto. Prima di tutto perché adoro le liste, ne faccio grande uso. Poi perché procede in un modo che mi è molto congeniale: quando costruisco i miei personaggi, mi baso su anni di osservazione di come si comportano le persone, ho una specie di repertorio enciclopedico, organizzato in maniera simile a questo strumento. In più, essendo in inglese, è un ottimo esercizio per rinfrescare il mio lessico e magari scoprire qualche parola nuova. Di sicuro lo consulterò spesso.
Un effetto divertente e che non credo fosse voluto dall’autrice: mi sono divertita un mondo a cercare i miei gesti e le mie espressioni, che non coincidono quasi mai con il significato che gli attribuisce l’autrice (e posso affermare con sicurezza, anche molte delle persone che parlano con me!).
P. Biondani, La ragazza di Gladio
A proposito di interessi speciali, ecco un libro che sto consigliando a molte persone, perché mi è piaciuto davvero tanto. Uno dei miei interessi storici è proprio lo studio degli anni Settanta e in particolare dei cosiddetti Anni di Piombo.
Anche se questo saggio è divulgativo e non accademico, mi è piaciuto perché riesce a essere molto puntuale e a inserire, anche senza un’apparato di note, i riferimenti sufficienti ai documenti utilizzati (soprattutto alle sentenze dei vari gradi di processo). Inoltre si addentra in maniera puntuale, ma chiara in alcune delle vicende meno note legate all’eversismo di destra, come nel caso della rete dei depositi di armi della Gladio. Inoltre ho apprezzato la connessione esplicita tra terrorismo di destra e organizzazioni mafiose, in particolare in merito alla strage di Natale (di cui ricorrono quest’anno i. quaranta anni e sulla quale stiamo lavorando con il presidio di Libera “Anna e Giovanni de Simone“) e alle stagi del ’92-93.
Un altro punto di forza è che il saggio è scritto davvero bene, scorrevole e coinvolgente come un romanzo.